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Tradizioni Giappone:Awa Odori, ballando con gli spiriti degli antenati

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view post Posted on 14/8/2010, 08:18
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Jono ♥ 4EveR

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L’Awa Odori, o Awa Dance Festival, si tiene dal 12 al 15 Agosto nella prefettura di Tokushima, nell’isola di Shikoku: è il più grande e spettacolare festival di danza del Giappone, e attira oltre 1,3 milioni di turisti ogni anno. Il nome è composto da “Awa”, ovvero l’antico nome feudale di Tokushima, e “Odori”, che significa danza: la "danza di Tokushima".

Origini e leggenda: l’Obon e Bon Odori
L’Awa Odori si svolge durante l’Obon, ossia la Festa dei Morti, anche chiamata Festa delle Lanterne: si tratta di un’antica celebrazione per onorare il passaggio all’aldilà degli spiriti degli antenati.

Secondo una corrente interpretativa, il vero nome della festa era Urabon, oggi semplificato in Obon oppure Bon, e la sua etimologia andrebbe ricercata nel termine sanscrito “Ullabana”, ossia “essere appeso o stare a testa in giù”, che è rappresentativo della sofferenza delle anime morte, che deve essere alleviata; mentre secondo un'altra corrente il significato è tributario di una versione persiana della parola, che ha il significato di qualcosa che “sta tra la vita e la morte”.

Un’antica leggenda del Sutra Urabo (in giapponese Urabonkyou) tramanda che Maudgalyayana, anche conosciuto come Mokuren, monaco e discepolo di Buddha, ebbe una visione della sua defunta madre intrappolata nel Gakidou, una specie di Inferno o Ade della tradizione buddhista in cui la donna era costretta a patire la fame e la sete tra terribili sofferenze. Mokuren, sconvolto, chiese aiuto a Buddha stesso, che gli consigliò di dare alla madre una ciotola di riso, del cibo e delle bevande, in modo da aiutarla a sopportare la sofferenza, nonché di presentare delle offerte ai monaci che avevano completato il loro ritiro spirituale il quindicesimo giorno del settimo mese - la data è stata spostata ad agosto con il passaggio dal calendario lunare a quello gregoriano. Il monaco eseguì ciò che gli era stato raccomandato di fare e lo spirito della madre venne liberato. Non potendo trattenere la grande gioia, cominciò a danzare con tutta la passione che aveva in corpo. Così nacque la Bon Odori o “Danza della Felicità”; poiché la storia venne tramandata e si trasformò da leggenda in tradizione, venne istituito un vero e proprio culto dedicato ai propri antenati: il giorno dell’Obon, appunto, allietato dalle danze.

Come si festeggia l’Obon oggi? Toro nagashi, fuochi d’artificio e danze
Questa ricorrenza religiosa si è evoluta in una vacanza, sfruttata come un’occasione per ritornare ai luoghi di origine e per riunire tutti i rami delle grandi famiglie patriarcali, nonché come un’occasione per visitare le tombe dei propri antenati. Tradizioni buddhiste e shintoiste si fondono: si ritiene che nel primo giorno dell’Obon, il Mukaebi, le porte dell’al-di-là si aprano per rilasciare gli spiriti degli antenati, i kami, che vengono a visitare gli altari delle case d’origine. Si tratta di spiriti benevoli che proteggono la vita dei discendenti vivi e ritornano per festeggiare e divertirsi con loro. Le famiglie accendono un fuoco di benvenuto davanti a un piccolo altare, il butsudan, e bruciano foglie secche, e tutt’intorno accendono innumerevoli lanterne di carta per dare il benvenuto ai kami. Durante la seconda giornata verranno visitate le tombe e in particolare si banchetterà con i morti, portando loro del cibo e mangiando nei cimiteri.

Oggigiorno l’Obon non si festeggia solo in forma privata, ma diventa una festa pubblica da celebrare davanti ai templi, in piazza o nel viale più largo della città. Le folle di gente, che accorrono, vestono i tradizionali kimono estivi, gli yukata, e cappelli di paglia, per assistere a delle celebrazioni che assomigliano molto alle sfilate dei carnevali occidentali, o forse più alla festa messicana el Día de los Muertos. Sono allestiti stand con giochi, cibo, bevande, e l’anguria la fa da padrona. Ogni festival culmina con il terzo giorno, l'Okuribi, in cui vengono accese le toro nagashi, ossia lanterne galleggianti di carta che vengono lasciate alla corrente dei fiumi, a simbolizzare il ritorno degli spiriti, dopo una breve visita per l’Obon, al mondo dei morti. Il giorno finisce poi in un tripudio di fuochi d’artificio.
Ma indubbiamente la fanno da padrona le danze: Bon Odori.

Awa Odori, origini storiche delle danze e usanze attuali
Quindi l’Awa Odori non è altro che la danza Bon Odori della prefettura di Tokushima, rivista e modificata per i festeggiamenti dell’Obon. La prendiamo, ad esempio, come festival di eccellenza per parlare anche in generale del Bon Odori.
Le origini di questa danza vanno trovate nelle danze giapponesi sacerdotali buddhiste del Nembutsu-odor e del Hiji-odori durante il periodo Kamakura (1185-1333), e anche nel Kumi-odori, danza vivace e difficile da eseguire.

L’Awa Odori è diventata una grande festa cittadina nel 1586, quando Hachisuka Iemasa, il daimyo della provincia di Awa, organizzò dei festeggiamenti per l’apertura del castello di Tokushima. Gli invitati, dopo aver mangiato e bevuto in gran quantità, presi dai fumi dell’alcol, cominciarono a inciampare e a barcollare, e alcuni presero degli strumenti e cominciarono a suonare, cantando delle canzoni all’impronta. Si narra che così nacque l’Awa Odori.

Questa versione dei fatti è supportata dai versi di una canzone tradizionale della festa: l'Awa Yoshikono, versione locale della Yoshikono Bushi che risale al periodo Edo.

Odoru ahou ni
Chi danza è scemo
Miru ahou
Gli spettatori sono degli scemi
Onaji ahou nara
Entrambe le categorie sono ugualmente sceme
Odorana son, son
Allora è meglio danzare

I ballerini gridano anche l’Hayashi Kotoba, ossia "domanda e risposta": “Yattosa, yattosa”, “Hayaccha yaccha”, e "Erai yaccha, erai yaccha", "Yoi, yoi, yoi, yoi". Queste parole non hanno alcun significato, fungono semplicemente da incitamento e danno il ritmo.

La danza viene organizzata in gruppo, e nella città ne esistono mille tra club, scuole, quartieri e aziende. Il gruppo viene chiamato ren, e ogni gruppo ha un proprio nome e uno stile di ballo. Per i turisti che vogliano partecipare, è stato istituito il Niwaka-ren, cioè "il gruppo di principianti". I ren danzano per le vie, accompagnati dal suono dei tipici shamisen (liuti), dei taiko (tamburi), dei shinobue (flauti) e delle kane (campane). Gli artisti vestono i tradizionali costumi, gli Obon, e cantano e suonano sfilando come in una parata.

I tre giorni di danze
Le danze Odori si svolgono nel corso dei tre giorni dell'Obon, che variano lievemente nella collocazione temporale di regione in regione, occupando un arco temporale che si estende dal 12 al 17 agosto.
L’odierno festival dell'Awa Odori rompe con la tradizione ed estende i festeggiamenti a 4 giorni: dal 12 al 15 agosto. Solitamente le danze vengono aperte dopo l’illuminazione degli altari in onore della venuta dei kami, il primo giorno, e poi proseguono durante la seconda giornata, per culminare nella notte della terza.

La danza diurna è chiamata Nagashi: si tratta di semplici passi che vanno a comporre una coreografia progressiva, la quale incede ritmica e lineare per le strade della città. I bambini e gli uomini hanno più libertà di movimento e si danno a dei passi molto estesi e a movimenti veloci; le donne, invece, strette nei kimono della festa, incedono più lentamente con movimenti meno frenetici ma più ricercati.

La danza notturna, Zomeki, è un ballo più frenetico dal movimento circolare: inebriati dal sake, anche gli spettatori cominciano a ballare, un po’ come descrive la tradizione, ed è proprio in quest’occasione che le voci si fanno sentire di più, tra canti e richiami tradizionali ritmati. La parata termina in un tripudio di colori e suoni, tra gli spalti predisposti per gli spettatori, nel caos e nell'eccitazione: dall'alto, l'audience si confonde con i ballerini in un unico ondeggiante, gioioso e policromo mare.

Cosa si può fare se non ci si reca a Tokushima ad agosto? Awa-odori Kaikan
Se proprio non si riesce a visitare la città verso ferragosto, è possibile avere un assaggio del festival presso la struttura dell'Awa-odori Kaikan, dove vengono tenute delle rappresentazioni durante tutto l’anno, e si ha la possibilità di assistere ai virtuosismi di ballerini professionisti e di essere coinvolti nelle danze, con l’aiuto degli stessi. Per chi non voglia cimentarsi in nei balli, ma sia interessato solo al folclore, è stato allestito un museo che ripercorre la storia e le usanze del festival.

Awa Odori, gli anime e l’invasione di otaku
La città di Tokushima ha commissionato degli speciali poster promozionali in tema di anime per l’Awa Odori Festival 2010; si tratta di una mossa promozionale, già attuata l’anno scorso con discreto successo di gradimento del pubblico. Senonché quest’anno la risposta degli otaku è stata fin troppo positiva: i poster appesi in giro per la città, infatti, sono stati tutti rubati da orde di otaku inferociti, che hanno fatto una corsa contro il tempo e contro la concorrenza per accaparrarsi, anzi rubare, un agognato poster. Alcuni otaku, colti sul fatto, sono stati arrestati. Molti dei poster trafugati sono finiti in vendita online, per cifre che si aggirano tra gli 80.000 e i 100.000 yen!
Nel tentativo di porre rimedio alla situazione e alla persistente richiesta di poster da parte dei fan, l’amministrazione comunale ha incaricato l’ufficio del turismo di distribuire gratuitamente 1.000 poster.

fonte: AnimeClick
 
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view post Posted on 16/8/2010, 21:54
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che bella tradizione *___* anche se mangiare nei cimiteri non mi sembra molto carino °_°

gli otaku arrestati °_° mamma mia....sono davvero folli O.O
 
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1 replies since 14/8/2010, 08:18   338 views
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