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Dark Light

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Dea Bastet
view post Posted on 7/9/2010, 20:27




CAPITOLO 1




Era un giorno come un altro a Domino. Gli uccellini cinguettavano, il sole era forte sulla città, le cicale allegre…
In una casa, che fungeva anche da negozio arrivò una telefonata e gli abitanti della casa ancora assonnati si svegliarono di scatto.. un uomo abbastanza avanti con gli anni andò a rispondere…

“Pronto? Questa è casa Muto….”
Dall’altra parte del telefono parlò una donna “Ciao padre.. sono io Misawa…”
“ciao! Sono contento di sentirti!!” disse il vecchio.
“senti avrei un favore da chiederti!” disse la ragazza
“dimmi tutto!” rispose.
“dovresti ospitare per qualche mese mio figlio… anche perché qui se lo vedono ancora in giro che fa stupidaggini… non so cosa succede.. e così abbiamo pensato di mandarlo da te… c’è qualche problema?” disse con voce molto inquieta la ragazza.
“per me va bene… ma che tipo di stupidaggini combina??”disse con voce preoccupata.
“meglio se non te lo dico.. ti spaventeresti e t verrebbe un infarto..” (e poi muori! Nd Baz 2.0)(ma che centri tu?? Torna a colorado!!! Nd gatta)
ripreso dalla frase disse: ok.. per che ora arriva?”chiese visto che prima non gliel'aveva chiesto.
“per la sera arriverà… parte a mezzogiorno…”.rispose
“ok lo aspetterò” disse e poi riattaccò… e rivolgendosi al ragazzino che si era fermato nell’ascoltare la discussione…
“senti stasera verrà a trovarci tuo cugino” disse.
 
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Dea Bastet
view post Posted on 19/9/2010, 11:36




CAPITOLO 2



Dopo che ebbe finito la chiamata la ragazza mise giù il telefono e andò in cucina a preparare qualcosa per suo figlio. Visto che era ancora a letto e non aveva intenzione di alzarsi per partire. Lei andò nella sua camera…
La trovò come sempre. Buia. Allora per farsi strada accese la luce e vide che suo figlio, come al solito, stava dormendo con la testa nascosta sotto il cuscino. Allora gli andò vicino e lo mosse piano…
Sentì dei mugugni. E allora lo chiamò…
“senti vuoi alzarti o no??”
Non ebbe risposta.
“Atem Yami Misawa!!! Vuoi svegliarti si o no!?!” disse con voce alta quasi urlando.
Il ragazzo aprì gli occhi e vide che era lì vicino a lui..
“mamma che c’è adesso??” disse sbadigliando.
“c’è che devi alzarti e andare da tuo nonno!!” mentre stava mettendo a posto la stanza.
E replicò “la devi smettere di uscire la sera e ritornare verso mattina! Ti fa male questa vita da vampiro!”.
“a me piace così” rispose.
“ma devi smetterla. E poi non dovresti frequentare quella compagnia, ti hanno trasformato in un cattivo esempio per tutti quelli che sono nel quartiere. Io non so perché hai deciso di frequentarla… una volta eri così un bravo ragazzo…”
Ci fù un piccolo momento di silenzio.
”senti mamma smettila di preoccuparti. Io sto bene con loro e basta! Finito qui!” disse alzando un po’ la voce.
“ok va bene.” Disse. Poi aggiunse “senti prepara la valigia che vai dal nonno. Prendi il primo volo per il Giappone”.
“perché mamma!?! Sto bene io qui!” replicò.
“perché se ti fai vedere ancora una volta con quella compagnia che hai trovato e trovano ancora i vostri loschi traffici vai a finire in prigione!!” replicò lei con voce preoccupata e allo stesso tempo triste.
La madre e il figlio si guardavano l’uno con l’altro.
“va bene parto” disse rassegnato.
“bene” affermò senza dire altro se non che “la tua borsa e pronta! Mi raccomando fai il bravo almeno dal nonno e non cercare guai.. per favore Tesoro! Non far star male la mamma!”

Atem dopo queste parole uscì dal letto e si vestì con i suoi soliti abiti: una maglietta nera, pantaloni aderenti e sempre con i cappelli raccolti a modo di coda..
Poi uscì e andò all’aeroporto e prese il volo…

Arrivò in Giappone alla sera. L’aereo era in ritardo ma non gli importava tanto non è che aveva un comitato d’accoglienza che era venuto a prenderlo… sapeva già dove andare.. tanto era venuto tante volte nel weekend da suo nonno pensava… ma non c’era più andato da tempo, da molto tempo.. da quando frequentava quella compagnia che aveva trovato…

Senza pensarci ancora si mise in cammino verso la casa… e gli fu facile trovarla, era abbastanza vicina all’aeroporto. Appena la vide andò verso la porta e bussò… gli aprì suo nonno..

“oh ciao! Finalmente sei arrivato! Ti stavo aspettando da qualche ora! Dai entra!” disse e poi face entrare il ragazzo.

Atem si girò attorno vedendo che molte cose erano cambiate dalla sua ultima volta che aveva passato un weekend qui. Quasi gli scese una lacrima pensando a quegli anni..

“senti vai ad appoggiare le tue cose… la tua camera si trova sopra al primo piano davanti a quella di tuo cugino Yugi!”

“ok grazie” disse per poi andare di sopra.

FINE CAPITOLO 2
 
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1 replies since 7/9/2010, 20:27   64 views
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