L'attacco in un istituto elementare a Newtown (Connecticut) questa mattina. Il killer ha fatto irruzione sventagliando almeno 100 colpi, poi si è suicidato. Le vittime concentrate in una classe. Prima del massacro avrebbe ucciso i genitori, la madre era insegnante nella stessa scuola. Due fermiWASHINGTON - Ventisei morti, di cui 20 bambini, fra i 5 e i 10 anni. L'America e il mondo sono sconvolti per la tragedia della piccola cittadina di Newtown, in Connecticut, dove un giovane killer pesantemente armato ha fatto irruzione nella scuola elementare di Sandy Hook massacrando un'intera classe e gli adulti che intervenivano a fermarlo, compresa la preside e la psicologa. L'uomo si è poi suicidato. "Un atto orribile", ha commentato il presidente Barack Obama parlando al Paese visibilmente emozionato, fermandosi più volte per ricacciare le lacrime.
Di certo i contorni della tragedia sono ancora molto confusi. L'autore della strage, identificato dalla Cnn come Adam Lanza, 20 anni, era di Newtown ma viveva a Hoboken in New Jersey. Indossava un giubbotto antiproiettile e aveva almeno due armi, che sono state ritrovate sul posto. Avrebbe iniziato a sparare nelle classi dell'asilo, poi si è tolto la vita. Due persone sono state fermate a Hoboken in relazione alla strage, uno sarebbe il fratello maggiore, Ryan Lanza, di 24 anni.
Uccisi i familiari. Tra le vittime della giornata di follia di Adam Lanza ci sarebbero anche i genitori. La madre del giovane, Nancy Lanza, era insegnante alla Sandy Hook. Notizie non confermate indicano il ritrovamento anche del cadavere di un altro fratello a Hoboken, nel New Jersey, e la scomparsa della fidanzata e di un amico.
Le autorità hanno fornito il numero definitivo delle vittime nella scuola solo nel primo pomeriggio americano:
20 bambini (di cui 2 morti in ospedale), sei adulti e l'assalitore suicida. Di certo è una delle stragi più gravi e drammatiche compiute nelle scuole negli Stati Uniti, ma solo l'ultima di una lunga serie, da Columbine a Virginia Tech.
Obama: "Ci siamo passati troppe volte". E la pressione perché la regolamentazione della troppo libera distribuzione delle armi diventi una priorità dell'Amministrazione - in un paese dove è molto forte la lobby delle armi e molto sentito il diritto all'autodifesa - ha spinto il presidente a lanciare un impegno, ancora molto vago, nel commosso discorso pronunciato in diretta televisiva. "Come Paese ci siamo passati troppe volte, abbiamo vissuto troppe tragedie come questa" ha detto Barack Obama, commosso, fermandosi più volte per asciugarsi le lacrime.
"Dobbiamo unirci per intraprendere azioni per impedire che cose del genere si ripetano, a prescindere dalla politica". "Reagisco non da presidente, ma da genitore, specialmente oggi", ha aggiunto ricordando i bambini, tutti tra i 5 e i 10 anni, "con tutta la vita davanti". E gli insegnanti, che a loro hanno dedicato la vita. "I nostri cuori sono infranti", ha continuato il presidente, aggiungendo: "E' ora di prendere provvedimenti".
La scuola. La sparatoria è avvenuta alla Sandy Hook Elementary School, un edificio circondanto da un bosco, in una tranquilla cittadina ad un centinaio di chilometri a nord di New York. "E' allarmante, specialmente qui a Newtown, che abbiamo sempre creduto il posto più sicuro d'America", racconta uno dei genitori, Stephen Delgiadice.
La polizia ha circondato tutta la zona e sul luogo sono arrivate squadre speciali, oltre ad ambulanze e soccorsi. Una donna che si trovava nell'edificio, intervistata dalla Cnn, ha raccontato di aver sentito sparare un centinaio di colpi e di aver visto due corpi riversi nell'atrio dell'edificio. La testimone ha riferito che fra le vittime ci sono la preside dell'istituto e lo psicologo della scuola. Il vice preside sarebbe invece ferito a una gamba o un piede.
I bambini hanno lasciato l'edificio in lacrime, in una straziante processione: tremanti, coi volti impauriti, sono stati portati in una caserma dei pompieri vicino alla scuola, dove si sono radunati anche i genitori, sotto shock. Per ore, dopo la strage, gli agenti hanno trovato dei bambini che si erano nascosti dentro gli armadi
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