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Corea del Nord, annuncio shock "Via libera ad attacco nucleare contro Usa"

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~ Rea ~
view post Posted on 3/4/2013, 22:25




L'esercito nordcoreano ha ricevuto il definitivo via libera per uno "spietato" attacco atomico contro gli Stati Uniti: lo ha reso noto un comunicato dello Stato maggiore dell'Esercito popolare coreano. Washington ha deciso di dispiegare batterie anti-missile a Guam. "Proteggeremo gli americani, le nazioni nostre alleate e la popolazione". Mosca: "Situazione esplosiva"


SEUL - L'esercito nordcoreano ha ricevuto il definitivo via libera per uno "spietato" attacco nucleare contro gli Stati Uniti: lo ha reso noto un comunicato dello Stato maggiore dell'Esercito popolare coreano pubblicato dall'agenzia ufficiale di Pyongyang, Kcna. Nella nota si riferisce che l'esercito nordcoreano informa gli Stati Uniti che le minacce americane "saranno annientate da mezzi di attacco nucleare più efficaci, piccoli, leggeri e diversificati". "La spietata operazione delle nostre forze armate rivoluzionarie a questo riguardo hanno superato l'esame e la ratifica finale".

La Corea del Nord ha "formalmente" informato la Casa Bianca e il Pentagono di una potenziale azione nucleare. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando la coreana KCNA, secondo al quale "nessuno può dire se una guerra esploderà o no in Corea e se esploderà oggi o domani".

Il Pentagono aveva confermato in mattinata il prossimo dispiegamento sull'isola di Guam, nell'Oceano Pacifico, di una batteria anti-missile per difendere le sue basi da eventuali attacchi della Corea del nord. La notizia era stata anticipata dal Wall Street Journal, citando una fonte dell'amministrazione, secondo cui Washington è pronto a inviare il sistema noto come Terminal high-altitude area defense battery, o Thaad, per proteggersi da missili a medio e corto raggio. Il dispiegamento del sistema Thaad, spiega il Pentagono, "rafforzerà le capacità di difesa per i cittadini americani nel territorio di Guam e delle forze Usa" di stanza nell'area. Washington, si legge nella nota, "continua a esortare la leadership nordcoreana a cessare le minacce provocatorie e a scegliere la strada della pace, rispettando i suoi obblighi internazionali". Gli Usa, conclude il comunicato, "restano vigili di fronte alla provocazioni nordcoreane e sono pronti a difendere il territorio statunitense, gli alleati, e l'interesse nazionale".

In precedenza, il segretario americano alla Difesa Chuck Hagel aveva detto oggi di prendere "sul serio" le minacce della Corea del Nord ed esortato Pyongyang a metter fine alla sua "pericolosa retorica". Intervenuto alla National Defence University a Washington, Hagel aveva dichiarato che gli Stati Uniti hanno intrapreso passi misurati e ragionevoli di fronte alle minacce di Pyongyang. Ma aveva poi aggiunto che può essere pericoloso sbagliarsi sulla serietà delle minacce altrui: "basta un solo sbaglio e non voglio essere il segretario alla Difesa che una volta si sbagliò".


Intanto, il ministro della difesa sudcoreano ha annunciato un piano d'emergenza che prevede un possibile ricorso alla forza per garantire la sicurezza dei suoi cittadini che lavorano a Kaesong, il complesso industriale in territorio nordcoreano, dove operano però decine di aziende del Sud e 53 mila lavoratori nordcoreani. L'area, l'unica sulla quale esista al momento una condivisione fra Nord e Sud, è stata chiusa da Pyongyang per ritorsione contro le manovre di Seul e Usa.

"Abbiamo preparato un piano d'urgenza e comprende una possibile azione militare, in caso di situazione grave", ha dichiarato Kim Kwan-Jin durante una riunione di deputati del partito conservatore di maggioranza. Il ministero sudcoreano per l'Unificazione ha invitato invece Pyongyang a "normalizzare immediatamente" il traffico tra i due Paesi. Se Pyognyang "persiste nel suo atteggiamento, deve essere consapevole delle ripercussioni delle sue azioni sulle relazioni intercoreane e sulle critiche e l'isolamento dalla comunità internazionale", ha rimarcato il ministero auspicando la rimozione "immediata" delle restrizioni.

La crisi su Kaesong ha avuto un'impennata improvvisa stamattina quando le autorità di Pyongyang hanno prima ritardato e poi sospeso l'ingresso dei lavoratori sudcoreani nell'area industriale. Quasi duecento dipendenti e oltre 150 autotreni provenienti dal Sud sono stati rimandati indietro. La Corea del Nord ha notificato al Sud il divieto di ingresso al distretto, consentendo solo a quelli già presenti di poter tornare a casa. "Il governo della Corea del Sud si rammarica profondamente per il divieto di ingresso e sollecita una pronta revoca", ha commentato il portavoce del ministero Kim Hyung-Seok.

Il ministro, nel resoconto del presidente della commissione parlamentare Yoo Won-chul ripreso dalla Yonhap, ha osservato che si valutano "tutte le opzioni possibili". L'esercito di Seul, nei piani militari, è pronto a demolire il 70% della prima linea del Nord entro cinque giorni nel caso di provocazione grave di Pyongyang contro il Sud, ha detto Yoo.

Prima del blocco degli ingressi deciso dal Nord, a Kaseong risultavano esserci 861 sudcoreani e sette lavoratori stranieri, scesi a 4 dopo che a tre è stato concesso di rivarcare la linea di confine verso mezzogiorno (le ore 5 circa in Italia). Questa mattina, nei piani originari, 484 lavoratori e 371 veicoli di Seul avrebbero dovuto raggiungere Kaesong. A causa del divieto, a 46 persone sarà permesso il rientro nel pomeriggio, lasciando 822 lavoratori al complesso: il calo drastico delle partenze, rispetto agli ipotizzati 466, è legato comunque all'esigenza delle 123 aziende della zona industriale di consentire la regolare operatività degli impianti.

Pochi giorni fa Pyongyang aveva già minacciato di chiudere l'area a sviluppo congiunto se la Corea del Sud non avesse fermato gli "insulti" sul fatto che il distretto restasse aperto "solo per la necessità" di Pyongyang di raccogliere risorse finanziarie fresche. "Se il gruppo di traditori (del Sud, ndr) continua a parlare del fatto che la zona di Kaesong è mantenuta operativa a danno della nostra dignità, allora - aveva riferito l'agenzia ufficiale Kcna - il distretto sarà chiuso senza pietà".

Kaesong genera ogni anno nelle casse nordcoreane flussi per 87 milioni di dollari, in prevalenza grazie ai salari dei circa 53.000 lavoratori impiegati, fornendo supporto a oltre 250.000 persone, includendo anche i familiari.
Se la Corea del Nord continuasse a negare l'ingresso ai lavoratori sudcoreani, sarebbe equivalente alla chiusura del complesso perché le fabbriche di Kaesong non possono mantenere in funzione le linee produttive senza i rifornimenti di materie prime che vengono mandate regolarmente dal Sud al Nord.

Il complesso industriale ha avviato la produzione nel 2004, perlopiù con manodopera nordcoreana e know-how del Sud. Nord e Sud Corea non permettono ai loro cittadini di viaggiare da un Paese all'altro senza autorizzazione, ma finora costituiva un'eccezione quella dei lavoratori di Kaesong. Nella città di frontiera di Kaesong ci sono 120 ditte sudcoreane, dove lavorano 53mila lavoratori nordcoreani. Nel 2012, con la manodopera nordcoreana efficiente e a basso costo, il complesso di Kaesong ha prodotto beni per un valore di 470 milioni di dollari.

Già nel 2009 Pyongyang chiuse la frontiera a seguito delle esercitazioni militari congiunte fra Usa e Sud Corea, bloccando a Kaesong per diversi giorni centinaia di lavoratori sudcoreani. Successivamente ripresero nel complesso le operazioni normali.

La Cina condanna tutte le "azioni e le parole provocatorie" che minacciano "la pace e la stabilità nella penisola coreana e nella regione". Lo ha dichiarato il vicepremier Zhang Yusui, commentando la decisione della Corea del Nord di chiudere il distretto industriale congiunto di Kaesong. Zhang ha rinnovato l' appello già rivolto nei giorni scorsi dalla Cina a "tutte le parti in causa" affinchè "mantengano la calma ed esercitino la moderazione".

Per Mosca, la situazione che si è creata tra la Corea del Nord e la Corea del Sud è "esplosiva". Lo ha detto il viceministro degli esteri Igor Morgoulov, esprimendo la preoccupazione della Russia. "Non penso che nessuna delle parti stia deliberatamente cercando di scatenare un'azione militare - ha spiegato Morgoulov all'agenzia Interfax -, ma nell'attuale atmosfera surriscaldata un elementare errore umano o un problema meccanico potrebbero bastare a causare sviluppi incontrollati cher farebbero precipitare la situazione a livelli critici".


Repubblica.it
 
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view post Posted on 3/4/2013, 23:01
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mi sembra una pagina di un libro di storia di cui, come sempre non capisco una mazza....

cmq sia....ma stiamo scherzando???? non me ne capacito, come è possibile anche solo pensare ad un attacco nucleare? O__O

per la situazione in Corea non so che dire...non conosco le situazioni interne al paese e quindi per me risulta impossibile comprendere il motivo di certe azioni
 
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view post Posted on 4/4/2013, 07:45
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Jono ♥ 4EveR

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se ne parlava già da tempo, anche io non ho seguito bene cosa sta succedendo in Corea quindi non capisco bene le cose ma ho quasi paura che questi possano dare inizio ad una nuova guerra mondiale ma spero davvero di no ç___ç e con la bomba nucleare non si scherza ç__ç non dovrebbe nemmeno esistere un arma del genere a parere mio ç___ç
 
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-yotsumishu-
view post Posted on 4/4/2013, 09:54




ma stiamo scherzando? ...vi prego ditemi che non è vero
 
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potamina_
view post Posted on 4/4/2013, 12:59




CITAZIONE (Heijina @ 4/4/2013, 08:45) 
ho quasi paura che questi possano dare inizio ad una nuova guerra mondiale ma spero davvero di no ç___ç e con la bomba nucleare non si scherza ç__ç non dovrebbe nemmeno esistere un arma del genere a parere mio ç___ç

quando si parla di attacco nucleare vengono subito in mente le bombe che hanno colpito hiroshima e nagasaki nel 1945, ma esistono molti altri tipi di armi considerate nucleri, che sebbene molto meno distruttive (come le bombe N o le bombe sporche), non sono comunque da sottovalutare. la corea del nord a mio parere è sempre stato un paese "caldo": fortemente militarizzato, sempre in contrasto con tutti, totalitario...aggiungiamo la sua eterna rivalitàconflittoodio verso la corea del sud (che devo dire non ho mai capito fino in fondo) e il fatto che vivendo nell'era della globalizzazione siamo partecipi, più o meno direttamente e consapevolmente, di tutto ciò che accade nel mondo, sia vicino che lontano da noi, direi che ci sono tutti i presupposti per essere intimoriti, anche se credo non si arriverà mai ( almeno non in questo modo) a una III guerra mondiale: la corea per quanto si presenti potente e bellicosa è e resta un paese povero e arretrato, in cui la chiusura dal mondo esterno non fa che peggiorare le cose, inoltre nessuno si schiererebbe con lei, insomma finirebbe sconfitta ancora prima di cominciare la guerra! e proprio per questo mi chiedo: ma perchè diavolo continua a inimicarsi tutto il mondo e isolarsi in questo modo: che vantaggio ne trarrà mai? in questo ci vedo solo una grande ottusità e ignoranza del regime anche se, ripeto, non conoscendo molto bene la situazione è solo l'immagine che viene fuori da quel poco che so.
 
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-yotsumishu-
view post Posted on 4/4/2013, 15:26




io so che la corea è alleata con gli usa ed il giappone mentre la cina con la russia.. qua si parla ancora di guerra fredda
 
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•·.·´MaRtY`·.·•
view post Posted on 4/4/2013, 21:15




Sì è da un po' di giorni che va avanti la storia.. e continuo a non capirne a pieno le ragioni..
Spero comunque che la Corea ci pensi molto bene.. anche perchè poi gli USA non credo starebbero fermi a subire e basta..
 
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~ Rea ~
view post Posted on 5/4/2013, 18:04




più che altro se fano scoppiare una bomba nucleare sugli stati uniti non solo loro non starebbero lì buoni ma sicuramente nemmeno noi. Se gli USA vanno in guerra l'europa ci va dietro, c'è tutto un gioco di alleanze dietro... vuoi davvero che l'europa non reagisca a un ipotetico bombardamento in territorio americano? L'america si sa, risponde agli attacchi e non credo ci sia bisogno di riportare come esempio l'11 settembre... la guerra mondiale se bombardassero sarebbe presso che scontata a mio parere...

Al momento hanno piazzato due missili verso l'america..speriamo solo che restino lì dove sono.....

Corea del Nord, missili in rampa di lancio. Pyongyang: ambasciate pronte a evacuare
Fonti militari sud-coreane affermano che due missili a medio raggio sono stati caricati su rampe mobili in un impianto non identificato. Sarebbero in grado di centrare la base Usa nell'isola di Guam. Il regime alle rappresentanze diplomatiche: preparatevi a lasciare


EUL - Secondo fonti militari sud-coreane, citate dall'agenzia Yonhap, la Corea del Nord ha caricato due missili a medio raggio su rampe di lancio mobili e li ha nascosti in una struttura non identificata della costa orientale. La notizia diffusa da Seul alimenta le speculazioni su un regime di Pyongyang pronto a sferrare un attacco missilistico. I due missili a medio raggio "Musudan" erano stati spostati a est, spingendo gli Stati Uniti a inviare il suo avanzato sistema di difesa anti-missile alla base militare sull'isola di Guam, nell'Oceano Pacifico. E ad alimentare la tensione arriva anche il messaggio rivolto dal regime alle ambasciate straniere, che sono state invitate a tenersi pronte per una prossima evacuazione.

Solo Mosca si è pronunciata, facendo sapere che per ora non intende spostare il personale diplomatico. La Russia, ha fatto sapere il ministro degli esteri Lavrov, è in stretto contatto con la Cina, gli Usa, la Corea del sud e gli altri membri del sestetto di mediatori sulla richiesta della Corea del Nord di valutare l'evacuazione dello staff delle ambasciate a Pyongyang. Lavriv ha aggiunto che Mosca è "preoccupata per l'insprimento delle tensioni", anche se solo "a parole".

La Casa Bianca afferma di non essere sorpresa dal comportamento di Pyongyang, in ogni caso gli Usa prenderanno "tutte le precauzioni necessarie" di fronte alle minacce di attacco nucleare della Corea del Nord. "Ci sono degli elementi familiari" nelle dichiarazioni del regime nordcoreano, che ha menzionato eventuali attacchi nucleari contro gli Stati Uniti, ha spiegato il portavoce del presidente Obama, Jay Carney. Questi, però, "alimentano evidentemente la preoccupazione" di Washington "e noi prendiamo tutte le precauzioni necessarie", ha aggiunto il portavoce.

A sua volta, la Corea del Sud ha spedito a pattugliare i mari della penisola i suoi cacciatorpedinieri Aegis, 7600 tonnellate di stazza, equipaggiati con moderni sistemi radar e in grado di tracciare centinaia di obiettivi a distanza di mille chilometri. La difesa anti-missile di Seul, inoltre, opera a terra attraverso il sistema radar Green Pine e nei cieli con l'aereo da preallarme "Peace Eye", in stato di operatività militare in preparazione di un potenziale attacco missilistico.

I servizi di intelligence di Seul e Washington stanno monitorando da vicino l'impianto non identificato in cui si crede che siano stati mimetizzati i due missili su rampe di lancio mobili, gittata tra i 3 e i 4mila chilometri, in grado quindi di centrare la base americana di Guam.

Le fonti militari giudicano la mossa di Pyongyang come preparativa di un'azione a sorpresa, anche se, ha spiegato in un briefing il portavoce del ministero della Difesa di Seul, Kim Min-seok, non è chiaro se l'uso dei missili possa essere un test di lancio o un'esercitazione militare. Il regime comunista del leader Kim Jong-un non ha mai effettuato simili test con i "Musudan", il cui possesso è stato svelato alla comunità internazionale durante la parata militare a Pyongyang dell'ottobre 2010.

Secondo osservatori internazionali, è alta la probabilità che il regime nord-coreano possa effettuare un lancio di missili il 15 aprile, data di nascita di Kim Il-sung, fondatore della nazione e nonno di Kim Jong-un, proprio per rafforzare il potere dell'attuale leadership. Sul fronte delle reazioni, l'ex presidente cubano Fidel Castro ha chiesto alla Corea del Nord di "evitare una guerra" che non produrrebbe "alcun beneficio" per i due Paesi della penisola coreana e "causerebbe danni a oltre il 70% della popolazione del pianeta". La "riflessione" di Castro è stata pubblicata dal sito internet Cubadebate.


FONTE


In ogni caso non promette bene...

Nord Corea, la massima gittata dei missili: primo obiettivo Guam, poi Alaska e Hawaii
 
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view post Posted on 5/4/2013, 18:39
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o mamma ç____ç anche io spero che restino lì dove sono ma la situazione mi preoccupa non poco, la vedo male ç.ç
 
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view post Posted on 5/4/2013, 21:44
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stavo sentendo prima....che roba....ma come possono solo pensarlo?
qui se non si calmano succede qualcosa di grosso çç
 
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view post Posted on 8/4/2013, 17:36
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D:
ma che diavolo >_________<'''
 
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~ Rea ~
view post Posted on 9/4/2013, 19:40




Allarme Corea, missili nel centro di Tokyo.

ora pure col giappone se la prendono spero proprio che alla fine non facciano nulla
 
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•·.·´MaRtY`·.·•
view post Posted on 9/4/2013, 21:28




°_° oddio >.<
speriamo sia solo una "dimostrazione di forza" >.<
 
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view post Posted on 9/4/2013, 22:14
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porca miseria °_°
ma che hanno deciso?
speriamo non passino all'azione
 
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17 replies since 3/4/2013, 22:25   128 views
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