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Cover my shoulders! Always., Supernatural - Oneshot by PioggiaDiStelle

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PioggiaDiStelle
view post Posted on 30/10/2013, 09:22




Ciao a tutti ^_^
Come avete senz'altro potuto evincere dalla descrizione di questo topic, quella che vi apprestate a leggere è una oneshot che ruota attorno al universo di Supernatural.
In questi anni ho un pochino accantonato Yu-Gi-Oh ed il suo mondo, per appassionarmi di storie più "concrete" diciamo e un'amica mi ha fatto conoscere questa serie tv e me ne sono innamorata.
Non sono una grande fan del sopranaturale a dire il vero, però questo telefilm a mio avviso merita tantissimo, al di la degli attori belli. Perchè si, in Supernatural si parla appunto di caccia al sopranaturale, però c'è anche spazio per i sentimenti che i protagonisti provano, vicende personali, gioie, dolori insomma di tutto.
Quindi, sono qui per proporvi questa oneshot con un personaggio inventato da me, ovvero, Ellen McGinnis a cui sono molto affezionata, esattamente come lo sono per Angel Kaiba.
Prima di lasciarvi alla lettura però, vorrei fare solo tre premessine...e sono tre, promesso ^_^

1) Questa oneshot contiene SPOILER, quindi per tutti color che non hanno ancora visto l'8° stagione di Supernatural e non vogliono rovinarsi la sorpresa, vi consiglio di non leggere ^_^

2) Ellen McGinnis è un personaggio puramente inventato, frutto della mia immaginazione. Quindi non compare in nessun episodio di Supernatural, ne come personaggio fisso e neppure come guest star.

3) Il raiting di questa oneshot è verde, quindi adatto sia ad un pubblico minorenne che non.

Bene.
Una volta fatte le mie dovute premesse, vi lascio alla lettura.
A presto.
By PioggiaDiStelle

- - - - -



Le mie dita si muovono frenetiche sulla tastiera del mio portatile.
Sto rispondendo ad una email di Layla, mia sorella.
Mi chiede come sto io.
Come stanno Dean e Sam e Selvaggia.
Se siamo tornati sani e salvi dalla nostra ultima caccia; oppure feriti o ricoverati in qualche ospedale con le ossa rotte o con le budella che ci escono dalla pancia.
Sorrido.
Mia sorella è sempre stata una sorta di "angelo del focolare"
Si preoccupa sempre che tutti siano felici e che stiano bene.
Mi manca così tanto.

Ora si trova in Francia.
Ha deciso di mollare la caccia e vivere una vita normale.
E' stato molto difficile per me, ma non so come, alla fine sono riuscita a trovare la forza di lasciarla andare.
Non aveva senso, obbligarla a vivere una vita che ormai non sentiva più sua da tanto tempo.
Forse da sempre.

Ha completato i suoi studi di medicina.
E' diventata una brava veterinaria, come aveva sempre sognato fin da bambina
Ora ha una clinica tutta sua, che gestisce con Paul il suo fidanzato, veterinario anche lui.
Hanno una bella casa nel centro di Parigi.
E cosa ancor più importante: aspetta un bambino.

Sono così fiera di lei.

Tra meno di un mese, sarò zia.
Zia Ellen...chi lo avrebbe mai detto?
I nostri nonni sono partiti per la Francia una settimana fa, almeno loro vogliono stare vicino a mia sorella fino al momento del parto.
Sono eletrizzati quasi quanto me, all'idea di diventare bisnonni.
Io non sono andata con loro.
Dean mi aveva detto che se volevo potevo andare, lui e Sam sarebbero sopravvissuti due settimane senza di me. Mi aveva detto.

Invece, ho deciso di rimanere.
Manca una sola prova da superare, per chiudere defintivamente i cancelli dell'inferno ed eliminare tutti i demoni dalla faccia della terra.
Qualcuno di loro avrebbe potuto fare del male a mia sorella, al suo fidanzato o peggio ancora al bambino.
Primo fra tutti Crowley. E' un demone e anche il re del inferno per giunta.
Fare leva sulle "debolezze" di noi esseri umani, è la specialità dei demoni.
Non potevo correre un rischio simile!

Almeno una di noi due, è riuscita a vivere una vita normale.
Ogni tanto mi capita di ripensare all'anno che io e Dean abbiamo trascorso insieme, dopo che Sam era precipitato nella gabbia di Lucifero, sventando l'Apocalisse.
E' stata dura.
Eravamo entrambi devastati.
Dean aveva perso suo fratello.
E vedere il proprio fratello morire e non poter fare nulla per impedirlo, aveva distrutto Dean nel corpo, ma soprattutto nella mente e nel cuore.
Ma ce l'abbiamo fatta.
Nonostante il dolore, eravamo riusciti a costruirci una vita normale.
Lo avevamo promesso a Sam, prima di vederlo precipitare in quella voragine infernale.

Un anno dopo, Sam è ritornato dall'inferno.
Io e Dean abbiamo ripreso a cacciare, riprendendo in mano le nostre vecchie vite da cacciatori.
A volte, ripenso con nostalgia a quei momenti passati insieme.
Come una famiglia normale.
Come una coppia normale.
Eravamo felici.

Le mie dita continuano a muoversi frenetiche sulla tastiera del portatile.
Mia sorella nella sua email, mi chiede come stiamo tutti quanti.
Gli dico che stiamo alla grande.
E' una bugia.
Odio mentirle, ma non ho altra scelta.

Non le ho detto delle tre prove, per chiudere i cancelli dell'inferno.
Non le ho detto neppure che è Sam, quello che deve superarle.
Tanto meno le ho detto, che Sam sta male.
Conosco mia sorella.
Incomincerebbe a preoccupasi e nel suo stato non le sarebbe di alcun giovamento.
Il bambino o bambina potrebbe nascere in anticipo.
O peggio.

- Grazie...

Distolgo lo sguardo dallo schermo del mio portatile, e ringrazio Dean che mi ha appena portato una tazza di caffè.
Gli sorrido.
Lui ricambia, poi si abbassa su di me e mi bacia dolcemente sulla testa, tra i capelli.
Lo vedo lanciare un'occhiatina al portatile per vedere a chi sto scrivendo; poi si allontana da me, dirigendosi verso la finestra della nostra camera di motel.
Mi da le spalle, mentre guarda fuori immerso nei suoi pensieri, bevendo una birra.

Do l'invio e faccio partire la email per mia sorella.
Prendo la tazza di caffè tra le mani e dopo averci soffiato sopra, ne bevo un paio di sorsi.
Ci voleva proprio!

E' notte fonda.
Ma chi riuscirebbe mai a dormire?
Sia io che Dean abbiamo troppa adrenalina e tensione in corpo per riuscire a farlo.

Sam ha superato la seconda prova.
Tirare fuori l'anima di Bobby dall'inferno, dove si trovava per colpa di Crowley e l'aveva mandata in Paradiso.
Il luogo in cui avrebbe dovuto essere fin da quando, avevamo bruciato il suo corpo.
A prova finita, Sam aveva recitato la formula per considerare conclusa la seconda prova.
Lo avevo visto cadere a terra, in preda a dolori tremendi.
Ho avuto paura.
E non solo io.

Selvaggia continua a dirmi che va tutto bene.
Ma io la conosco abbastanza, da poter dire che è non è così.
Ama Sam.
Teme di perderlo un'altra volta.
Mostra sicurezza davanti a tutti, ma dentro sta soffrendo.
Se continua così, temo che i suoi nervi prima o poi cederanno.

Dean è preoccupato.
Per quanto cerchi in tutti i modi di nasconderlo a suo fratello, a me e Selvaggia, si vede benissimo che l'angoscia lo tormenta.
Sam sta male.
Ha qualcosa, che neppure Castiel è in grado di curare.
Da quando aveva superato la prima prova, Sam aveva cominciato a mostrare segni di debolezza a livello fisico e poi, tutti quei fazzoletti sporchi di sangue che Dean aveva scoperto.

Dean è forte.
E' uscito dall'inferno dopo sofferenze indicibili.
Ha visto suo fratello morire, per fermare l'Apocalisse.
E' finito in Purgatorio e dopo un anno è riuscito ad uscirne.
Laggiù ha combattuto giorno e notte, per cercare di rimanere vivo e tornare da suo fratello e da me.
Dean è stato piegato tante volte, ma il suo cuore è forte e non si è mai lasciato spezzare.

Questa volta però è diverso.
Dean continua a ripetere, che doveva essere lui a superare quelle tre maledette prove e non Sam.
Era stanco.
Ne aveva viste e passate troppe.
Voleva farla finita.

Quando Dean me lo ha confessato, mi sono sentita morire dentro.
Credevo che il nostro amore, fosse sufficiente per non fargli perdere la speranza nei confronti del futuro e della vita.
Invece mi sono sbagliata.

Non dubito dell'amore di Dean.
Sono solo spaventata, dai suoi pensieri suicidi.
Odio sentirmi così impotente.
Vorrei aiutare l'uomo che amo, ma non so come.
Tutto ciò che posso fare, è stargli accanto e dargli il mio appoggio, non solo come cacciatrice ma anche come compagna.

Inoltre, come se non bastasse Kevin il profeta è scomparso.
Ha lasciato la barca di Garth, ed è fuggito chissà dove con la tavoletta.
Diceva di sentire la voce di Crowley nella testa, noi abbiamo fatto di tutto per rassicuralo ma è stato completamente inutile.
Dean pensa, che Kevin sia uscito di testa.
Anche io lo penso, ma credo anche, che Kevin sia spaventato e soprattuto stanco.
Ora non sappiamo dove sia.
E con lui la tavoletta.
Siamo allo sbando e purtroppo il tempo non è dalla nostra parte.

Appoggio la tazza di caffè sul tavolo.
Spingo indietro la sedia e mi alzo, lasciando il computer acceso.
Raggiungo Dean e teneramente lo abbraccio da dietro, appoggiando la fronte contro la sua spalla.
Lo sento appena sobbalzare, infine si rilassa continuando a guardare fuori dalla finestra.

Io socchiudo appena gli occhi, abbandonandomi a quel contatto.
Le sue spalle si alzano e abbassano piano ad ogni respiro, io appoggio le mani contro la sua schiena e resto così.
Ferma e immobile, come se il tempo si fosse cristallizzato.
Vorrei rimanere così per sempre.
Niente caccia.
Niente demoni.
Angeli.
O vampiri.

- Dovevo essere io a superare quelle tre prove Ellen e non Sam. Maledizione!- Esclama Dean all'improvviso, rompendo il lungo silenzio che si era venuto a creare tra noi -

- Lo so.L'unica cosa che possiamo fare adesso è fidarci di lui Dean. Io sono sicura che tuo fratello ce la farà anche questa volta.- Gli rispondo io, cercando di essere il più possibile incoraggiante nonostante la situazione non sia per niente rosea-

- E se invece non fosse così? Hai sentito Castiel, Sam ha qualcosa che neanche lui è in grado di curare.
Tua sorella lo sa? - Mi chiede Dean, mentre avverto contro il mio viso ogni muscolo del suo corpo tendersi per la rabbia; darebbe qualsiasi cosa, per essere al posto di suo fratello. -

- No, ho preferito non dirle niente. La conosci, inizierebbe a preoccupasi e nelle sue condizioni non è salutare.- Nego con la testa, la mia fronte sfrega dolcemente contro il tessuto della maglia che Dean indossa;la mia voce ridotta a poco più che un sussurro.

- Scusami.- Afferma Dean all'improvviso, torcendo il collo e sfregare appena la sua guancia contro i miei capelli -

- Per cosa? - Sgrano gli occhi per lo stupore, mentre mi allungo il più possibile per andare incontro a quel dolce "sfregamento", sorridendo -

- Quando ti ho detto che volevo essere io a fare le tre prove, perché non c'era più niente qui, per cui valeva la pena lottare. - Mentre pronuncia quella frase, Dean ritorna nella posizione di prima, ed io continuo ad abbracciarlo, il mio corpo premuto leggermente contro il suo -

Sorrido.
Nel sentire Dean pronunciare quelle parole, mi stringo più forte a lui, con il braccio sinistro gli cingo i fianchi mentre la mano destra rimane appoggiata alla medesima spalla.
Ho sofferto molto, quando Dean mi aveva confessato di voler farla finita approfittando delle tre prove, per chiudere i cancelli dell'inferno una volta per tutte.
Ho sentito il mio cuore come lacerarsi.

Il nostro amore, non era forse un valido motivo per continuare a lottare?
Dean però era stanco di lottare.
Stanco di veder morire tutte le persone che amava ed a cui voleva bene.
Anche Benny, il vampiro che lo aveva fatto uscire dal Purgatorio, lo aveva abbandonato.
Dean gli aveva chiesto di sacrificasi per poter permettere a Sam di uscire dall'inferno, in cui era andato per salvare Bobby e fargli raggiungere finalmente il paradiso.
E Benny lo aveva fatto.
Probabilmente perché, non si sentiva a suo agio in un mondo che sentiva non appartenergli più.
O chissà per quale altro motivo.

Ad ogni modo, nonostante i propositi suicidi di Dean io sono rimasta al suo fianco.
Niente urla e strepiti.
Niente lancio di oggetti.
Niente crisi isteriche.
Un'altra al posto mio, forse avrebbe già fatto le valigie.
Io non l'ho fatto.
Perchè?
Amo Dean e non gli avrei mai permesso di gettare al vento la sua vita.
Non lo avrei abbandonato, per niente al mondo.
L'ho già perso due volte, non sarebbe successo di nuovo.
E' vero che la vita di un cacciatore non è per niente grandiosa ma siamo tutti insieme, siamo ancora vivi.
Questo deve pur contare qualcosa!

Dean appoggia sul davanzale la sua bottiglia di birra.
Cerca la mia mano, quella che ancora è ferma sui suoi fianchi.
Le nostre dita, si intrecciano dolcemente.
Restiamo così.
In silenzio.
Dean mi ama.
Io amo lui.
Conta solo questo.

Molto lentamente, Dean si gira e mi attira dolcemente a se circondandomi le spalle con entrambe le braccia.
Avverto chiaramente il suo cuore battere regolare, contro il mio orecchio.
Lentamente sollevo la testa, ed i nostri sguardi si incontrano.
Il mio cuore salta un battito, per poi riprendere a battere normalmente.
Mi succede sempre, tutte le volte che Dean mi guarda in questo modo.

C'è tanta sofferenza nei suoi occhi.
Stanchezza.
Rabbia.
Delusione.
Ma anche amore, dolcezza, passione, tenerezza, forza.

Sempre tenendomi stretta a se, Dean solleva la mano destra e con essa mi accarezza una guancia dolcemente.
Sorrido.
Lentamente, Dean si china su di me e mi bacia.
Un bacio dolce, un leggero sfioramento tra le nostre labbra.
Il mio cuore salta nuovamente un battito.
Quello di Dean, ha un sussulto sotto le mie dita.

- Non devi scusarti, non occorre. Lo so che vorresti esserci tu al posto di Sam, ma purtroppo non si può tornare indietro. - Purtroppo la nuda e cruda verità colpisce entrambi come un pugno nello stomaco, se c'è una cosa che io e Dean odiamo è proprio, essere impotenti di fronte a qualcosa contro cui non si può rimediare in nessun modo-

- Ellen tu sai meglio di me, cosa succede quanto io e Sam ci buttiamo in questo genere di cose. Uno dei due muore, o peggio. - C'è rabbia, amarezza e anche rassegnazione nel modo in cui Dean mi guarda, mentre pronuncia quella frase; io di istinto mi stringo più forte a lui, sperando in qualche modo di alleviare l'angoscia che lo tormenta -

- Non succederà. Nessuno dei due finirà all'inferno, in purgatorio o in qualsiasi altro posto schifoso dell'aldilà. Hai la mia parola.- A malapena riesco a controllare la mia voce, se solo ripenso a quando i cerberi hanno dilaniato il corpo di Dean allo scadere del patto, avverto un brivido di puro orrore salirmi lungo la schiena. Non voglio ricordare -

- Accidenti! Sembri molto sicura di te...Sue Ellen. - Forse sto tremando sul serio e Dean ha avvertito il mio disagio, Perchè cerca di allentare la tensione, prendendosi gioco del mio nome -

- Fossi in te starei attento Winchester, stai giocando col fuoco. - Sto al suo gioco come sempre, fingendomi offesa e mollandogli un piccolo pugnetto sul petto. Se c'è una cosa che odio, è l'avere lo stesso nome di una delle protagoniste di Dallas, una soap opera che meriterebbe di bruciare per l'eternità tra le fiamme dell'inferno -

- Coprimi le spalle, mi raccomando! - Mentre pronuncia quella frase, Dean mi guarda dritto negli occhi, me lo dice sempre, tutte le volte che dobbiamo dare la caccia a qualche mostro. Ad un primo ascolto, potrebbe sembrare un'ordine ma, io so che non è così. Dean mi sta chiedendo di non abbandonarlo.

- Sempre. Non preoccuparti. - Annuisco con la testa, rinnovando a Dean la mia promessa e mentre lo faccio, sollevo la mano destra e gli accarezzo la medesima guancia, coperta da un leggero strato di barba -

- Dio! Questa donna, mi fa impazzire. - Sorrido quando vedo Dean alzare gli occhi al cielo, ed affermare con finto tono rassegnato, che se continuo di questo passo, lo farò impazzire.-

Non faccio in tempo a replicare.
Dean mi stringe a se con maggiore impeto e si appropria delle mie labbra, catturandole in un bacio appasionato.
Non so in che cosa consiste l'ultima prova.
Non so che fine abbia fatto Kevin.
O se Benny il vampiro, un giorno ritornerà tra i vivi.
Però di una cosa ho l'assoluta certezza: non abbandonerò mai l'uomo che amo.
Gioiremo.
Combatteremo.
Forse moriremo o forse no.
Ma sempre e comunque insieme.
 
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