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Parigi, assalto a Charlie Hebdo. Strage in redazione, 12 morti

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~ Rea ~
view post Posted on 9/1/2015, 00:18




Raid di tre uomini che sparano con il Kalashnikov. «Gridavano: 'Vendicheremo il Profeta'». I media francesi: «Ad aver sparato sono stati due franco-algerini»

Hanno fatto irruzione nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo e hanno fatto fuoco al grido di «Allah è grande». Volevano «vendicare il profeta» dopo la pubblicazione di alcune vignette considerate irrispettose. E per farlo e hanno ucciso 12 persone: una decina tra giornalisti e disegnatori che lavoravano all’interno del giornale e due poliziotti. Due uomini incappucciati e armati hanno compiuto una strage nel cuore di Parigi, con l’aiuto di un terzo complice che li ha attesi all’esterno. Poi sono fuggiti, gettando la Francia nello sgomento. In serata sono però stati identificati e localizzati a Reims, nell’est del Paese, verso il confine con il Belgio. Non è però chiaro se siano stati effettivamente arrestati, come in un primo tempo annunciato da Liberation. Lo stesso quotidiano ha poi dato la notizia di una smentita da parte del governo, che ha però precisato di sapere con esattezza dove i tre si trovino. Potrebbe insomma essere solo questione di tempo.
Uccisi senza pietà
Le vittime sono state freddate senza pietà. Uno dei poliziotti è stato ucciso con un colpo di grazia alla testa, quando già si trovava a terra inerme sul marciapiede. Ci sono poi almeno 20 feriti, di cui 4 gravi (nella notte tra mercoledì e giovedì sono stati giudicati fuori pericolo) Gli autori dell’assalto si erano presentati incappucciati e vestiti con le tute nere dei reparti speciali. Sono penetrati nella sede del giornale satirico francese, noto per le prese di posizione dissacranti e provocatorie sul terrorismo di matrice islamica per le quali era già stato bersaglio di attentati nel 2011. Poi hanno fatto fuoco con dei kalashnikov massacrando la redazione. (GUARDA LA DIRETTA VIDEO) . È successo nell'XI arrondissement, in rue Nicolas-Appert, la zona orientale della capitale francese, nelle vicinanze di piazza della Repubblica e della Bastiglia. Un attacco che arriva dopo un'impressionante serie di fatti gravi accaduti sempre in Francia nelle ultime settimane: l'assalto a una caserma della polizia e i due furgoni lanciati come bombe su passanti e gente inerme. In tutti i casi gli attentatori hanno gridato le medesime parole udite anche nell'attacco a Charlie Hebdo: «Allah Akbar». Tra i morti: 8 giornalisti tra cui (il direttore Charbonnier e vignettisti celebri come George Wolinski), un ospite in visita al giornale, un addetto alla manutenzione del palazzo, due agenti.

Fuga in auto. Agenti uccisi per strada
Quel che è successo mercoledì sfiora l'inimmaginabile. L'attacco, le raffiche in redazione. Uccisioni, vere e proprie esecuzioni: i redattori chiamati per cognome mentre sta per cominciare la riunione di redazione (circostanza di cui i killer forse erano informati). Ore 11 circa. La raffica li ammazza in una sala al primo piano del civico 10. I killer (che inizialmente si erano presentati al numero sbagliato, il 6) si erano fatti aprire minacciando per strada una vignettista che aveva fornito il codice segreto dell'accesso blindato. Prima avevano già ucciso un agente, lasciando l'auto nelle vicinanze con le portiere aperte per facilitare la fuga. I secondi corrono velocissimi. Un secondo morto falciato al pianterreno. È l'addetto alla manutenzione del palazzo. Salgono, strattonando la donna che poi si salverà rifugiandosi sotto un tavolo. L'ingresso nella redazione. Quasi una fucilazione. Corpi crivellati uno dopo l'altro. La fuga, con gli agenti che cercavano di reagire travolti dai proiettili. E ammazzati mentre erano a terra. Erano lì, schierati sul boulevard Charlemagne, proprio per proteggere il giornale. Una seconda sparatoria con gli agenti è esplosa in una rue, tra la Citroen C3 nera dei killer e un'auto senza insegne della polizia crivellata dai proiettili. Da una ricostruzione non confermata, sembra che gli agenti siano scesi, abbiano risposto al fuoco. Però indietreggiando. E sono stati falciati.
Uno dei poliziotti uccisi si chiamava Ahmed
Uno dei due poliziotti uccisi nella strage aveva 49 anni e faceva la scorta al direttore del settimanale, scrive Le Figaro, precisando che il secondo poliziotto colpito e poi ucciso con un colpo alla testa dai terroristi aveva 42 anni e si chiamava Ahmed Merabet, nome di chiare radici musulmane. Morto anche un agente della sicurezza, si chiamava Franck D. , 49 anni, era l’uomo addetto alla protezione del direttore di Charlie Hebdo. Secondo un sindacato di polizia negli ultimi giorni le minacce contro il direttore del settimanale si erano intensificate.
Parigi blindata
Parigi è blindata: almeno 500 agenti in arrivo di rinforzo da altre città, posti di blocco ovunque, dalla torre Eiffel alle banlieues. L'auto con cui i terroristi - vestiti come commandos,«calmi, determinati, addestratissimi» li descrive una fonte giudiziaria francese qualificata - sono scappati è stata trovata un'ora dopo l'attentato. Nel XIX arrondissement, periferia al nord-est della città. Qui gli uomini incappucciati avrebbero preso un'altra vettura, minacciando con le armi un automobilista. E allontanandosi dopo aver investito un altro pedone.

[...]

Hollande: «Lutto nazionale, sono i nostri eroi»
Per giovedì 8 gennaio in Francia è stata proclamata una giornata di lutto nazionale. Hollande, dopo essere rientrato all'Eliseo, ha detto che «non c'è dubbio che si tratti di terrorismo». «Esprimo cordoglio per le vittime, sia giornalisti che poliziotti, al servizio della libertà della Francia», ha detto il presidente che si è poi riunito all'Eliseo «con tutti i ministri e responsabili della sicurezza». E, giovedì, è stata annunciata una nuova riunione di emergenza alle 8,30 sempre all’Eliseo. «Questi uomini, queste donne sono morti per l’idea che avevano della Francia, e cioè per la libertà» ha affermato il presidente in un messaggio solenne dopo l’attacco al giornale satirico Charlie Hebdo. «Oggi sono i nostri eroi».

Il mondo condanna il vile attentato
L’Europa, compatta, ha definito gli attacchi: «Atto vile e barbaro». Anche la Casa Bianca ha condannato «nei termini più forti» l'attacco contro la sede di «Charlie Hebdo»i. In una dichiarazione rilasciata alla televisione Msnbc, il portavoce di Barack Obama Josh Earnest ha dichiarato: «Tutta la Casa Bianca è solidale con le famiglie di quelli che sono stati uccisi o feriti in questo attacco». E Papa Francesco esprime «la più ferma condanna» per «l’orribile attentato» che «ha funestato stamane la città di Parigi con un alto numero di vittime, seminando la morte, gettando nella costernazione l’intera società francese, turbando profondamente tutte le persone amanti della pace, ben oltre i confini della Francia». Mercoledì, a Roma, a piazza Farnese, davanti all’ambasciata di Francia, è stato organizzato un sit-in di solidarietà con le vittime del vile attentato.


Il Corriere della sera
 
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YugiForever
view post Posted on 9/1/2015, 18:53




Che atto disumano... La libertà di espressione è un diritto che la nostra società ha ottenuto con gran fatica e non possiamo permettere che venga calpestato in questo modo. Mi dispiace molto per le vittime. Nella mia scuola abbiamo discusso a lungo di questo fatto... Mi sembra che adesso li abbiano fermati e siano morti...

Edited by YugiForever - 9/1/2015, 21:44
 
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~ Rea ~
view post Posted on 9/1/2015, 21:19




da quanto ho capito sono riusciti a prenderli tutti....

devo dire però che la Francia ha gestito molto bene questa cosa...mi chiedo se succedesse qualcosa qua come reagiremmo noi....
 
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view post Posted on 9/1/2015, 21:50
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Jono ♥ 4EveR

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dispiace molto per le vittime e ho sentito che anche oggi c'è stata molto paura anche fra i civili ma la Francia è stata all'altezza della cosa
se fosse stato qui chissà...di sicuro sarebbero scappati perchè avremmo ceduto alle trattative
 
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view post Posted on 10/1/2015, 16:56
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Un'azione del genere è inaccettabile... ho sentito che quel giornale tende ad essere piuttosto offensivo, però questo non giustifica una cosa simile... La Francia ha risolto tutto molto in fretta e mi auguro che non ci siano altri esponenti di quel movimento; un fatto del genere non deve più verificarsi...

Da noi sarebbero morte più persone e forse avrebbero chiuso il giornale -.-
 
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Jenny'Astral'Joyce
view post Posted on 11/1/2015, 10:05




Si, avevo sentito parlare anch'io di satire piuttosto pesanti sull'argomento.
Ma questo ovviamente non li giustifica.
 
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5 replies since 9/1/2015, 00:18   64 views
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